Quando siamo con amici ci capita spesso di essere sommerse da domande che hanno a che fare con il vino, ovviamente.
Vino rosso, freddo o a temperatura ambiente?
Il vino rosso, soprattutto se è un vino intenso, si sente di più e si gusta meglio a temperatura ambiente. A toglierci il dubbio viene in aiuto l’etichetta: normalmente i rossi indicano temperature tra i 16° e 20° C, il che significa che a Ferragosto se ci sono 40° C è meglio mettere il vino in fresco per poco tempo. Il Tenuta Polvaro Cabernet Sauvignon D.O.C. è un esempio perfetto di vino rosso da servire tra i 16° e i 18° C, temperatura adatta per apprezzare la sua corposità e il suo colore rosso rubino intenso.
Il vino rosé si ottiene mischiando uva bianca e usa rossa?
La risposta è: dipende dal metodo e dallo stile del vino. Il Tenuta Polvaro Prosecco D.O.C. Rosè Extra Dry di nostra produzione ha una componente di uve Pinot Nero al 10% e il 90% è di uve Glera. Le uve ben esposte al sole unite ad una produzione equilibrata, permettono di ottenere un prodotto dal colore delicatamente rosa, con grande armonia olfattiva e ottimamente bilanciato tra gli zuccheri ed acidità. Ma in tema di rosé, siamo sincere, si potrebbe aprire un capitolo infinito.
“Roteare il vino nel bicchiere serve o è solo scena? I sommelier lo fanno sempre, ma anche chi non se ne intende. I primi lo fanno per far espandere gli aromi del vino a contatto con l’ossigeno; i secondi per fare scena.”
Roteare il vino nel bicchiere serve davvero o è solo scena?
I sommelier lo fanno sempre, ma anche chi non se ne intende. I primi lo fanno per far espandere gli aromi del vino a contatto con l’ossigeno; i secondi per fare scena. Quindi è un sì alla roteazione del calice! Per dimostrare di essere un pro in tema di degustazione, questo gesto è bene compierlo con i bicchieri adeguati. Il Tenuta Polvaro Chardonnay D.O.C., per esempio, è un vino bianco che richiede un bicchiere a forma di tulipano per essere apprezzato al meglio, mentre il Tenuta Polvaro Cabernet Sauvignon D.O.C. è un rosso che ha bisogno di un grande calice bordolese. Insomma, ogni vino ha il suo.
I sentori fruttati da cosa derivano?
Si sente spesso parlare degli aromi e dei sapori fruttati di un vino. Ecco un altro dei suoi segreti: se il sommelier dice “retrogusto di pesca e tabacco”, non è impazzito, sono solo delle “analogie”, per spiegare meglio e con immediatezza i sapori che vengono percepiti. Quindi potete pure voi sostenere che c’è un sentore di mora di gelso o di ciliegia. Anche i vini Tenuta Polvaro posseggono sentori che richiamano freschi sapori fruttati, è il caso del Tenuta Polvaro Gold I.G.P., vino bianco con chiari riferimenti a mela, albicocca e pompelmo rosa.
Come mai si guarda il colore del vino controluce?
Questa è una cosa da massimi esperti, che in gergo si chiama “analisi visiva” e che ormai impazza come moda in tutta Italia. Quali segreti posso carpire dal colore del vino? I sommelier cercano di valutare trasparenza, limpidezza, fluidità, colore ed eventuale effervescenza. I primi due valori sono abbastanza oggettivi, mentre sulla fluidità e sul colore i pareri sono discordi anche tra gli esperti. Quindi limitatevi ad osservare quanto limpido e trasparente sia per cercare di intuire se è buono o no.
Dalla teoria alla pratica: adesso potete fare un test con i vini rossi e i bianchi Tenuta Polvaro. C’è di più, gli iscritti al Wine Club Tenuta Polvaro possono, in esclusiva, vivere l’experience e-Meet & Test con Tenuta Polvaro – una degustazione dei nostri vini comodamente da casa, anche in compagnia degli amici. Oppure, vi suggeriamo di organizzare una gita e venire a trovarci ad Annone Veneto per una visita dedicata del borgo e dei vigneti e una degustazione tra i barriques della nostra cantina.