Ingredienti crostata di mandorle

Crostata di mandorle con un tocco Rosè

L’estate è già diventata un ricordo e in prossimità della stagione autunnale vogliamo combattere la nostalgia delle vacanze con una valida alternativa ricostituente: un dolce. Se volete pensare a un buon dessert senza dover attentare troppo alla vostra linea, sarete d’accordo con noi che la soluzione migliore sarà dedicare le vostre abilità culinarie alla preparazione di una delle torte della tradizione veneta: la crostata di mandorle. Perfetta per una pausa rigenerante oppure dopo un pranzo, è facile da preparare anche per chi non ha dimestichezza con la cucina. Il risultato è sempre garantito.

È una ricetta semplice per un dolce che ben si accompagna a vini dalle spiccate note fruttate, come il Tenuta Polvaro Prosecco D.O.C. Rosè Extra Dry, uno dei nostri spumanti preferiti.

Ingredienti:

400 g di mandorle
4 uova
200 g di burro
150 g di zucchero
250 g di farina 00
1 limone
1 pizzico di cannella
3 chiodi di garofano

Preparazione tradizionale:

Step 1
Fate bollire un pentolino d’acqua e buttatevi dentro le mandorle per un paio di minuti, poi pelatele e disponetele su una placca da forno ricoperta dall’apposita carta.

Step 2
Fate asciugare le mandorle in forno a 160°C per 5 minuti (le mandorle non si devono tostare)

Step 3
Frullate metà delle mandorle con 2 cucchiai di zucchero (oppure riducetele in polvere utilizzando un mortaio)

Step 4
Lavorate la farina di mandorle e zucchero con la farina bianca, la scorza grattugiata di un limone, e tre albumi leggermente sbattuti, impastate fino ad ottenere un impasto duro.

Step 5
Frullate le mandorle e lo zucchero rimanenti con tre chiodi di garofano, raccoglieteli in una terrina ed aggiungete un pizzico di cannella, amalgamate tre tuorli ed un uovo intero e mescolate fino a ottenere una crema omogenea e morbida.

Step 6
Stendete la pasta di mandorle e farina con un mattarello e ricavate due dischi, foderate con il primo disco una tortiera di 24 cm precedentemente imburrata, versatevi la crema di mandorle e uova, ricoprite col secondo disco e unite bene i bordi. Guarnite la superficie con alcune scaglie di mandorle.

Step 7
Cuocete in forno caldo e ventilato a 180°C per 30 minuti.

Step 8
Sfornate, fate raffreddare e spolverate con zucchero a velo. 

… step 9
Non scordate di mettere in fresco una bottiglia di Tenuta Polvaro Prosecco D.O.C. Rosè Extra Dry prima di servire!

Perfetta per una pausa rigenerante oppure dopo un pranzo, è facile da preparare anche per chi non ha dimestichezza con la cucina. Il risultato è sempre garantito.

Qualche suggerimento

Se volete accorciare i tempi di preparazione potete usare anche mandorle già pelate.

Chi ha il sacro fuoco della creatività, prima di stendere la crema di ripieno, può distribuire un sottile strato di marmellata di arance.

Questa crostata può essere conservata a temperatura ambiente in un contenitore di vetro per dolci per almeno un paio di giorni… se riuscite a resistere.

Le sue origini

Questo dolce appartiene alla tradizione contadina. È composto da ingredienti semplici e di facile reperibilità, amato e preparato da chi era dedito alle coltivazioni o all’allevamento. Noi abbiamo ereditato questa ricetta dalla nostra nonna paterna. Raccontava che i suoi nonni la chiamavano anche “Torta della Perpetua”. Pare, infatti, che un tempo fosse il cavallo di battaglia della perpetua dei parroci di campagna. 

Che cosa bere con la crostata di mandorle?

Abbiamo anticipato che in abbinamento a questo tipico dolce della tradizione contadina amiamo bere il nostro Tenuta Polvaro Prosecco D.O.C. Rosè Extra Dry, i sentori di frutta dolce si sposano bene con le caratteristiche amarotiche della torta. Tuttavia, per chi preferisse accompagnare la crostata a qualcosa di più fermo, suggeriamo di provare il Tenuta Polvaro Chardonnay D.O.C., un vino bianco dal gusto pieno, complesso e vellutato, che libera note di pera e una freschezza agrumata.

In entrambi i casi sarà sempre una piacevole esplosione di sapori in grado di mantenere solido il legame che ci unisce alle tradizioni della nostra terra.

Barbara De Zan e Caterina De Zan
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